Il travetto tralicciato Laterizi Impredil è prodotto con fondelli in laterizio ed in Thermotek®EPS, riempito con calcestruzzo avente resistenza caratteristica Rck ≥ 30 N/mm2, nel quale viene posizionato il traliccio in acciaio elettrosaldato (tipo 5.25/7/5.25 H=12.5) ed al suo interno vengono sistemate le armature in tondo standardizzate in base alle richieste di campata più ricorrenti, per rispondere alle esigenze costruttive richieste dal progettista andranno disposte in cantiere armature aggiuntive.
Tutti i materiali utilizzati per il confezionamento sono controllati sia presso il laboratorio interno dell’azienda che presso Laboratori Ufficiali accreditati dal ministero dei Lavori Pubblici.
I nostri tecnici verificano costantemente il processo produttivo mediante, apposite prove tecniche di laboratorio e svolgono controlli sul prodotto finito applicando le procedure previste dal sistema di controllo FPC (FACTORY PRODUCTION CONTROL) certificato da un organismo terzo Accreditato dal S.T.C. del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
I travetti in laterocemento ed in Thermotek®EPS di nostra produzione sono conformi a quanto prescritto dal capitolo 11 del NTC DM 14-01-2018 - marcatura CE 15037-1, DOP in vigore dal 1° luglio 2013 secondo CPR 305/2011.
Il solaio Laterizi Impredil tradizionale e Thermotek®EPS è composto oltre che dai travetti dai blocchi di alleggerimento in laterizio o in EPS non collaborante, anche essi conformi a quanto prescritto dal capitolo 11 del NTC DM 14-01-2018 - marcatura CE 15037-3 (laterizio) e CE 15037-4 (EPS), a seconda dell’ altezza dei blocchi e dell’abbinamento di uno o più travetti, si possono ottenere diversi spessori di solaio con possibilità di diversi interassi tra i travetti stessi e di conseguenza si ottengono diverse soluzioni di solaio.
Sono disponibili i seguenti blocchi di pignatta in laterizio o in EPS:
H=12 – H=16 – H=20 – H=25
Il completamento del solaio avviene con un getto integrativo di calcestruzzo, avente resistenza caratteristica Rck ≥ 30 N/mm2, accuratamente vibrato.
Il comportamento solidale del solaio con le travi principali e/o con le campate adiacenti, viene garantito inserendo prima del getto integrativo di completamento opportune armature in acciaio atte a resistere alle azioni sollecitanti.
Ulteriori prescrizioni, in fase di getto, possono essere la realizzazione delle fasce piene e delle nervature trasversali di ripartizione (necessarie per luci maggiori di ml 4.50 o nel caso di carichi concentrati o di planimetrie aventi forme articolate).
Nelle operazioni di posa in opera dei travetti, gli appoggi devono risultare complanari ed allo stesso livello, in modo da evitare comportamenti trasversali anomali fino alla maturazione del CLS.
Deve essere prevista un’impalcatura provvisoria di sostegno con rompitratta intermedi mediamente posti a distanza massima di ml 1,20 previa verifica.
PRECISAZIONI RELATIVE ALLA PRESCRIZIONE DI ARMATURA AGGIUNTIVA INFERIORE NEI TRAVETTI TRALICCIATI IN LATEROCEMENTO O THERMOTEK®EPS
All’interno del processo di progettazione di una struttura, l’ultimo passaggio è quello del dimensionamento delle armature del solaio.
Le Norme Tecniche delle Costruzioni (NTC) impongono che nella progettazione di un solaio si arrivi a definire le armature per ogni singola campata, nel caso dei solai in laterocemento ed in Thermotek®EPS si deve arrivare alla determinazione delle campate di ogni singolo travetto.
Non sempre i solai vengono calcolati come le NTC 2018 (e precedentemente le NTC 2008 ancora in vigore per tutte le pratiche edilizie presentate fino al 22/03/2018) impongono.
Le NTC obbligano che su ogni elemento che compone una struttura in calcestruzzo venga effettuata la verifica allo Stato Limite Ultimo e allo Stato Limite di Esercizio.
I programmi di calcolo informatizzati hanno agevolato tantissimo il compito dei progettisti delle strutture che riescono in tempi ragionevoli a generare, dimensionare e verificare modelli tridimensionali complessi.
Le N.T.C. impongono quindi per ogni campata di solaio la verifica allo S.L.U. e allo S.L.E. delle armature superiori e inferiori posizionate agli appoggi dei travetti sulle travi o sui cordoli (tale armatura viene definita armatura di ancoraggio e resiste agli sforzi di taglio e trazione) e delle armature inferiori (resistenti agli sforzi generati dai momenti positivi).
I produttori di elementi prefabbricati per solai, per venire incontro alle necessità di standardizzazione richiesta da un processo industrializzato, determinano in base alla lunghezza di ogni singolo travetto una armatura standard di produzione.
La legge impone che il processo di verifica dell’armatura di produzione dei travetti deve essere registrato all’interno dei manuali di FACTORY PRODUCTION CONTROL (manuali che gestiscono tutto il processo di produzione, obbligatori per la certificazione CE dei prodotti per edilizia) secondo il CPR 305/2011 in vigore dal 01/07/2013.
Le armature di produzione all’interno del travetto (inferiori) vengono dimensionate secondo ipotesi che devono essere verificate dal progettista, in fase di posa in opera del travetto.
Il progettista quindi, deve verificare, che tali armature siano sufficienti in quanto le armature (resistenti ai momenti positivi) potrebbero non supportare i carichi previsti e le situazioni agli appoggi e le eventuali campate continue nel solaio in cui il travetto verrà montato, pertanto il progettista stesso dovrà prescrivere l’integrazione con ferri di armatura aggiuntivi inferiori.
Si afferma quindi che la produzione dei travetti viene standardizzata ma non il solaio, in quanto ogni solaio ha caratteristiche specifiche differenti.
Spesso capita che i produttori di elementi prefabbricati per solai in laterocemento forniscano delle tabelle così dette “di correlazione”, con le quali cercano di sostituire le verifiche che obbligatoriamente la legge impone al progettista. Il direttore dei lavori dovrà obbligatoriamente accertarsi che la documentazione che accompagna il materiale che entra in cantiere sia conforme a quanto prescritto, le tabelle di correlazione non sostituiscono in nessun caso il progetto e la verifica strutturale del solaio da parte di un tecnico abilitato.
L’utilizzo di tabelle di correlazione standardizzate al posto di un calcolo ad hoc, oltre che aggirare la legge, quindi obblighi normativi, può creare rilevanti problemi statici e strutturali infatti nella maggior parte dei casi, i modelli matematici utilizzati per la standardizzazione produttiva differiscono dal progetto da realizzare nei seguenti parametri:
- differenza di altezza del solaio finito (solitamente le verifiche vengono fatte con una tipologia di blocco interposto di alleggerimento o uno spessore di soletta diversi da quelli del progetto da realizzare)
- differenza di carico del solaio (la possibilità che il progettista delle strutture abbia redato un’analisi dei carichi diversa da quella usata nelle tabelle di prefabbricazione in questo caso i carichi di progetto possono anche raddoppiare rispetto a quelli previsti in tabella)
- differente dimensione delle travi di appoggio (la reale larghezza delle travi o delle pareti a cui il solaio è ancorato, che potrebbe variare non di poco la luce di calcolo della campata nella gran parte dei casi le armature standard in stabilimento sono determinate in campata singola con 25 o 30 cm di appoggio agli estremi)
- differente schema di carico del solaio (le verifiche sulle armature standard non tengono conto della trasmissione dei momenti da parte di campate confinanti, che in alcuni casi, ad esempio il susseguirsi di una campata lunga e di una corta può far sì che la campata corta lavori a momento negativo)
- differenti condizioni di vincolo agli appoggi rispetto a quanto previsto dal progettista
- differenti condizioni al contorno come le opzioni dei momenti minimi agli appoggi e in campata rispetto a quanto previsto dal progettista
Si ribadisce che trascurare i parametri sopra indicati può generare rilevanti problemi statici e strutturali come:
- cedimento del solaio
- sfondellamento dei travetti e rottura delle cartelle inferiori delle pignatte, dovuto all’eccessivo abbassamento del solaio
- sfondellamento delle pignatte in prossimità degli appoggi, dei muri perimetrali e delle travi parallele all’orditura dei solai
- fessurazioni degli intonaci esterni in prossimità delle cordolature e relativo distacco delle cordolature dai muri perimetrali
- fessurazione dei tramezzi interni non portanti
- fessurazioni dei pavimenti in prossimità delle travi tra 2 campate
- fessurazione degli intonaci sui soffitti
LE TABELLE DI CORRELAZIONE NON SOSTITUISCONO L’OBBLIGO IMPOSTO PER LEGGE DELLA VERIFICA TRAMITE CALCOLO STRUTTURALE DEL SOLAIO.
IL DIRETTORE DEI LAVORI NON PUÒ ACCETTARE PREFABBRICATI ACCOMPAGNATI ESCLUSIVAMENTE DA TALI TABELLE PRIVE DI VALENZA DI LEGGE.
SOLAIO R.E.I.
Il DM del 3 Agosto 2015 nel prospetto S.2-42 (riportato in tabella 36) riporta i valori minimi [mm] dello spessore totale H di solette e solai e della distanza a dall’asse delle armature longitudinali alla superficie esposta, sufficienti a garantire il requisito R.
La tabella citata dice che per la categoria dei solai a travetti con alleggerimento “Deve essere sempre presente uno strato di intonaco normale di spessore non inferiore a 20 mm ovvero uno strato di intonaco isolante di spessore non inferiore a 10 mm”.
Per garantire i requisiti di tenuta e isolamento i solai di cui alla tabella S.2-42 devono presentare uno strato pieno di materiale isolante, non combustibile e con conducibilità termica non superiore a quella del calcestruzzo, di cui almeno una parte in calcestruzzo armato. La tabella S.2-43 riporta i valori minimi (mm) dello spessore h dello strato di materiale isolante e della parte d di c.a., sufficienti a garantire i requisiti EI per le classi indicate.
Obbligo di marcatura CE TRAVETTI prefabbricati PER SOLAIO
La produzione, la vendita, l’istallazione nelle opere dei travetti prefabbricati per solaio sono possibili soltanto se questi sono in possesso della Marcatura CE secondo la norma UNI EN 15037-1:2008.
E’ vietata la produzione, la commercializzazione, l’utilizzo e l’istallazione di travetti prefabbricati per solaio privi di marcatura CE e come imposto dal Dlgs 106 16 giugno 2017.
La marcatura CE non è data dal piano di montaggio né tanto meno della relazione di calcolo e/o da eventuali dichiarazioni del produttore e/o del venditore o l’installatore.
I Progettisti debbono prescrivere obbligatoriamente nei propri capitolati prodotti dotati della marcatura CE quando questa sia divenuta cogente e definire coerentemente le specifiche tecniche e le caratteristiche dei materiali/prodotti negli elaborati progettuali e come imposto dal Dlgs 106 16 giugno 2017.
Il commerciante, l’impresa, l’appaltante, l’istallatore, il Direttore lavori e il Responsabile della Sicurezza dovranno accertarsi, ognuno con la propria responsabilità, al momento dell’acquisto e/o della posa, che i travetti siano conformi e dotati di marcatura CE così come previsto dalla legge; in caso contrario il commerciante, l’impresa, l’appaltante, l’istallatore, il Direttore lavori e il Responsabile della Sicurezza sono obbligati dalla norma al rifiuto della fornitura in caso contrario staranno penalmente responsabili come previsto dal Dlgs 106 16 giugno 2017.
I tecnici non possono in ogni caso, considerare in opera un solaio composto da travetti prefabbricati e blocchi per solaio (utilizzando quindi travetti in prefabbricato privi di marcatura CE) come evidenziato chiaramente nelle UNI di riferimento e come imposto dal Dlgs 106 16 giugno 2017.
La documentazione a corredo dei travetti marcati CE
Le modalità di accettazione in cantiere dei travetti al fine di accertarne la conformità alla nuova norma armonizzata. L’impresa costruttrice ed il Direttore dei Lavori, ciascuno per la propria parte di responsabilità, devono prestare molta attenzione nell’acquistare e nell’accettare solo prodotti conformi e marcati CE. Per tale motivo, è opportuno che richiedano precise evidenze al produttore dei travetti che consistono:
- nell’accertare che il prodotto viaggi con regolare etichetta e riporti ed evidenzi la marcatura CE con tutti i dati necessari;
- chiedere copia del certificato dell’FPC del produttore rilasciato da Ente Notificato che certifica la conformità del processo produttivo alla norma;
- chiedere copia della “Dichiarazione di Conformità” rilasciata dal produttore. Ovviamente, oltre ai documenti connessi alla marcatura CE, i manufatti prefabbricati devono essere corredati da:
- documento di trasporto (DDT);
- piano di montaggio;
- adeguate istruzioni di installazione e manutenzione
- relazione di calcolo;
- eventuali dichiarazioni (non certificazioni) per prestazioni R/REI e, comunque, tutto quello che le vigenti disposizioni nazionali richiedono.
Conseguenze legali e commerciali per la mancata Marcatura CE
Chiunque produca, commercializzi o istalli i prodotti in oggetto privi di marcatura CE sta compiendo un illecito.
Se i prodotti risultano privi della marcatura CE, la sanzione a carico dei produttori, commercianti ed installatori potrà consistere nel ritiro dal commercio e il divieto di utilizzazione, con rilievi civili e penali che ne derivano.
Chiunque accetti e/o consenta l’inserimento in un’opera di travetti privi di marcatura CE si rende corresponsabile di un illecito.
Per gli installatori, questa sanzione sarà particolarmente grave perché obbligherà l'autorità giudiziaria a far rimuovere, a carico del committente dei lavori, il prodotto non a norma, dando origine ad una serie di rivalse e contenziosi a catena: Il committente verso l'installatore, l'installatore verso il proprio fornitore, che potrebbe rivalersi sul produttore.
Oltre a quanto sopra descritto è prevista una sanzione comunicata a mezzo processo verbale di contestazione da parte degli organi di polizia per i possessori dei prodotti e per il costruttore dell'edificio.
La procedura prevista dall'Art. 11, comma 4 del DPR 246/93 prevede che, entro 90 giorni dalla stesura del suddetto processo verbale, le pubbliche autorità emanino un provvedimento motivato al fabbricante, al possessore dei prodotti nonché al costruttore dell'edificio.
Le autorità pubbliche sono dotate del potere di imporre la sospensione dei lavori e del blocco delle attività commerciali dell'edificio in cui sono installati i prodotti fuori legge e dichiarare non collaudabile l’opera.
Oltre alle sanzioni civili ed eventualmente quelle penali, si ricorda che in caso di prodotti non a norma, sul piano contrattuale e commerciale il rapporto di compra-vendita è nullo ai sensi dell'art. 1418 del codice civile.
Quindi si può non procedere al pagamento, si può rendere la merce, si possono richiedere danni eventualmente subiti.
Se i prodotti risultano abusivamente marcati CE, cioè se sul prodotto viene utilizzata la marcatura CE senza avere effettivamente adempiuto alle direttive della norma di riferimento, si profila il reato di truffa, oltre a quanto sopra enunciato.
Servizio tecnico Solai Laterizi Impredil
Grazie al nostro qualificato ufficio tecnico sempre a disposizione del cliente, comprensivo nel prezzo di vendita del solaio completo, siamo in grado di fornire il “servizio solaio” chiavi in mano che comprende:
- Sviluppo solaio
- Calcolo strutturale
- Schema di montaggio con relative prescrizioni del solaio
- Relazione di calcolo, in duplice copia (relazione dei materiali e relazione statica) prevista dalla normativa in vigore NTC 2008 e NTC 2018 da depositare al Genio Civile come previsto da legge
- Certificato R.E.I.